Il metro è l’unità di misura delle lunghezze del sistema metrico decimale.
Era definito come la quarantamilionesima parte della lunghezza del meridiano terrestre passante per Parigi.
Per poter stabilire e controllare con precisione la sua lunghezza si rese necessario creare un campione. Questo campione è tuttora conservato nell’Ufficio pesi e misure a Sèvres (Parigi).
Il campione è una barra fatta utilizzando una lega di platino ed iridio su cui sono state incise due linee distanti l’una dall’altra un metro. La barra presenta però un inconveniente: con il variare della temperatura la distanza dalle due linee varia sensibilmente. La distanza risulta corretta solo ad una temperatura di 0 gradi centigradi.
Data la possibile imprecisione gli studiosi hanno ritenuto fosse meglio sostituirlo con un campione più affidabile.
Con la 17a Conferenza internazionale sui pesi e misure (1983) si è stabilita una nuova definizione di metro: “spazio percorso dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299.792.458 s (299.792.458 m/s valore standard della velocità della luce)“
La velocità della luce nel vuoto è ritenuta una costante universale e permette di riprodurre con precisione il “metro campione” in qualsiasi laboratorio.
Il sistema si dice “metrico decimale” in quanto procede per multipli e sottomultipli di 10 (vedi tabella)